lunedì 2 luglio 2007

Vaffanculo, Dai! (con le sue belle conseguenze)

Ho atteso che gli eventi cucissero almeno una manica del loro vestito per arrivare a parlare di Beppe Grillo e del suo strano caso. Il comico genovese, da una superba controinformazione satirica è lentamente scivolato verso un un qualcosa di diverso, verso un populismo leggermente incipriato da non poter essere riconosciuto come tale. Con la sua ultima idea, il Vaffanculo Day, previsto, non a caso, per l’8 settembre, ha finalmente alzato le mani stilando “tre punti” che hanno un qualche peso politico –intendo oggettivamente politico- e che forse preludiano a qualcosa di più grande. Anche più grande di Grillo.
Il suo blog raccoglie consensi, informa, fa arrabbiare e fa paura ai “potenti”: con il giusto qualunquismo il comico genovese ha potuto guadagnarsi estimatori anche fra molti elettori del centro-destra. La summa del suo recente intervento al Parlamento Europeo, fra le altre, è “Prodi=Berlusconi”. Nulla di più pericoloso: questo governo è fallimentare e disonesto –soprattutto in materia di Giustizia, non di Economia- nei confronti degli elettori che hanno votato il sontuoso programma elettorale firmato Unione, ma non è eversivo e anticostituzionale come il precedente. Il germe del Berlusconismo ha infettato le istituzioni, è chiaro –il grande Montanelli lo aveva già capito, anche se credeva/sperava che poi si potesse tornare alla normalità,- ma va corretto con le istituzioni.
La critica che muovo non è verso Grillo ma verso i bloggers che quotidianamente e incompevolmente, da anni, hanno costruito un piccolo sogno leggendo le sue parole, pendendo dalle sue labbra e che ora lo vogliono concretizzare definitivamente sotto l’egida del loro idolo.
Il primo sentore di pericolo lo percepì Daniele Luttazzi, che nel 2006 arrivò a chiudere il proprio blog dopo essersi accorto di quanto il suo meccanismo favorisse la nascità di correnti populiste e obbedienti al credo unico. Grande onore quindi all’autore satirico romagnolo e strizzata d’orecchie a quello genovese. La sua “colpa”, a mio avviso, è quella di distorgere le funzionalità del blog –indipendenza, bypassaggio dei media tradizionali e possibilità di organizzare campagne coraggiose coinvolgendo gli internauti- adagiandosi nella semplice denuncia. Gridare è facile, chiedetelo ad un qualsiasi tassista, ma pericoloso.
Il V-Day, per come viene inteso dai suoi partecipanti –non da Grillo- è pericoloso.
Chi scrive si era iscritto al V-Day appena la notizia era uscita, credendo potesse essere un qualcosa di simile ai girotondi, ma, ora che vedo le volontà degli ottosettembrini, mi dissocio: mi fanno paura. Spero di sbagliarmi, spero che le pecore nere ed obbedienti del blog non condizionino Beppe e chi lavora come lui, sarebbe un peccato. Abbiamo bisogno di gente come loro, se dovesse avvenire, a quel punto sarebbe necessario un altro Vaffanculo-Day, ma rivolto a chi ha rovinato quel bel giocattolino che è –e rimane- il blog.

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Alla cortese attenzione del Sig. Pietro Minto.

Buongiorno,

mi chiamo Silvia e sono una scostante lettrice del
Ventre che tra l’altro
apprezzo molto per contenuti modi e metodi.
Ammetto e qua il concetto della scostanza prende forma e
significato, mi ritrovo
solitamente a leggere articoli di una sola persona un certo
Dario, oggi ho
trasgredito questa mia personale regola e mi sono aimè
ritrovata a leggere il suo
scritto.
Nonostante la premessa che pare una manleva stucchevole
nonché poco coraggiosa mi
chiedo da quale delirio sia stato colto, per quanto è
ammirevole il suo desiderio di
salvare noi poveri lettori del Blog di Beppe Grillo.
Beh concordo con lei quello di Beppe è proprio uno
“strano caso” purtroppo perché è
unico o quasi.
Per avere delle informazioni in Italia, occorre faticare e
faticare ancora e per
quanto possiamo dissentire sui metodi usati, quello di
Grillo è il più popolare
(pensi lei al significato più confacente) blog nel nostro
paese. Che male c’è se
aiuta a costruire un sogno… Perché lei crede non sia
meglio sognare piuttosto che
vivere in un incubo?...
Certo nei modi …beh lo stesso Montanelli da lei citato,
diceva facendo riferimento
però al buon giornalista, come la differenza tra chi
scrive per i suoi lettori e chi
scrive per altri, si nota subito in quanto il primo parla
chiaro e lo capiscono tutti
il secondo parla in codice e lo capisce solo chi lo deve
capire. E per quanto Grillo
non sia un giornalista nel suo Blog piccoli stralci di
informazione almeno si notano,
alcune parole o parolacce usate possono infastidire ma sono
decisamente coerenti con
la nostra modernità e quotidianità. Le posso assicurare
che quando sono in
automobile, in quanto degnamente rispettosa del codice della
strada, ricevo
collezioni di insulti quindi che male ci sarebbe, se
volgiamo restare sullo stesso
piano di inciviltà, ad insultare qualcuno non rispettoso
delle regole di questo
paese?
In qualche modo bisogna muovere le coscienze degli italiani,
bisogna stimolare la
rivolta, l’indignazione, la ricerca di informazioni.
E’ vero anche io sono stufa di gente che denuncia e basta,
ma dietro al blog se ha
voglia di osservarne le varie declinazioni nelle città i
così detti meetup, allora
vedrà c’è gente che ci mette la faccia e che fa.
Credo sinceramente non si tratti di un movimento di
distrazione di massa. Le confesso
che io obbedisco alla mia coscienza e per quanto mi
piacciano le pecore mi sento
decisamente più capra.
Il suo intervento a mio giudizio e pari a quello di quei
giornali che ritraevano
Grillo in barca lui paladino di qua e paladino di
là…peccato speravo che ne
parlassero in relazione ad una delle sue 1000 battaglie.
Per cui a nome di chi fa, mi ribello al suo scritto… certo
non posso garantire per
tutti.
Spero che la sua coscienza abbia di che pensare e magari
rifletta lei stesso prima di
iscriversi a certe iniziative se non le ha verificate con
puntualità. Le ricordo che
il blog non è un credo, vale per i contenuti la regola
della presunzione semplice,
fino a prova contraria, ma è anche giusto crederci dopo
attenta verifica.

La saluto cordialmente,

S.S.

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Cara S.,
sarò breve nel rispondere alla tua lettera, la mia non sarà una difesa - perché dovrei, in fondo?- bensì una correzione della sua missiva. La premessa di Vaffanculo, Dai!, che lei ritiene stucchevole, era dedicata proprio a voi fedeli bloggers, temevo reazioni come la sua e così ho specificato che "il grande blasfemo" ero proprio io.
Le righe della sua lettera non tangono minimamente quella della mia: Grillo è bravo, certo, lo dico anch'io; nulla in contrario alle parolaccie, non sono una zitella isterica e confermo che Grillo fa un'ottima controinformazione.

Ora: la lettera spiegava un fenomeno che ho notato già da qualche mese comparire nel blog che è il bisogno -in questo momento, mai così grande- di un leader da parte di molte persone. "Che male c'è se ci aiuta a costruire un sogno?" si chiede lei. Oh certo, è un'ottima cosa costruire sogni ma è un'attività che accentra l'attenzione e il sentimento della MASSA su di una persona, che quindi acquisice potere ed autorità. Lo chieda pure a Beppe: lui non vuole costruire un sogno, lui vuole solo informare. Io so che la pensa così, e per questo in tutta la lettera gli ho rivolto una semplice strizzata d'orecchie e non una pedatina nel deretano.

Il pericolo non viene dal comico: viene dalla massa. Il fatto che una semplice critica come la mia -bonaria e gentile- le abbia addirittura "fatto scappare" la voglia di scrivermi una risposta, è la prova che -ahimé!- ho proprio ragione.
Grillo l'avrebbe letta, ne avrebbe discusso e sai che? dopo mi avrebbe ringraziato. Lei ha preferito cercare di raddrizzare un bastone ricurvo nel recintino del blog.

Il blog è potere, occorre che ve ne facciate una ragione. E il potere logora, non solo chi non ce l'ha (sto contraddendo Andreotti... Trent'anni all'inferno).

Per quanto riguarda i meet-up, che Grillo definisce "una P2 buona", sono ottimi, fanno qualcosa nel territorio e hanno sicuramente più indipendenza di molti semplici lettori: questo mi rincuora. Ma ci sono anche meet-up che non fanno un cazzo. Amen, la luce raggiungerà pure loro.

L'avvertenza della lettera era per te e per gli altri lettori: c'è chi magari ha potuto riflettere; tu hai preferito rispondere -tra l'altro, travisando ad arte il contenuto del mio pezzo,- scambiandomi per uno di quelli di Anti-Grillo. Beh, cara S., rileggila, quella lettera. E falla leggere a più gente possibile, potrai capire che la tua urgenze di risposta non è nata dall'"offesa" fatta a Grillo, ma a quello, indiretta, che hai sentito essere fatta a te e a tanti altri, colpiti nel vivo.
Quando dicevo che alcuni partecipanti al Vaffanculo Day " mi facevano paura" credevo d'usare un'iperbole: ora tocco questo sentimento con mani, per cui colgo l'occasione di ringraziarla e le auguro un buon Family Day---ehm, scusi... VAFFANCULO Day.

(Sei tu a farmi paura e nel, caso il V-Day dovesse prendere una piega populista, lei sa che servirà un nuovo Vaffanculo Day per "premiare" chi ha permesso che Grillo sbandasse. Credo saranno in molti a farlo, ma io tifo per te.)

Distinti saluti e bocca aperta per lo stupore,

Pietro Minto

P.S.: Se volessi rispondermi, ti chiedo solo di farlo usando come base ciò che ho scritto, non facendo comizietti. Per quello, rivolgersi a www.beppegrillo.it e lasciare un commento.
Io lo leggerò, sono quello che non c'è mai, mi dovreste riconoscere.



(il nome di intero di S. è stato tenuto nascosto per motivi di privacy.)

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