domenica 8 luglio 2007

La religione è l'ovvio dei popoli

Per chi fosse un patito delle incisioni sui polsi la tv italiana dev'essere un toccasana: 24 ore al giorno di programmi e sedicente informazione -con qualche eccezione- e rarissime oasi per il pensiero critico. C'è che il papa va a riposasarsi in montagna, nella mia regione -lontano dai bambini spero- e c'è che è tutto molto bello e romantico. C'è che il Vaticano, visto il crollo di fedi legato all'elezione di un santo padre che sembra uscito da un film pulp anni novanta, ha pensato bene di continuare la sua opera di medievalizzazione della chiesa -ma anche della società italiana- decidendo per il ritorno della messa in latino. Per la vendita delle indulgenze recarsi in canonica, prego.
Così, al posto di compiere la sua missione, la Chiesa preferisci rendersi elitè, un cafè di intelletuali distorti che si eccitano leggendo Magdi Allam e quei suoi articoli che dopo averli letti puzzi di incenso. Poco male, no? D'altronde Dio è in ognuno di noi. No, razza di terroristi, Dio è il Papa, non lo sapevate? Lo incontra una volta alla settimana, di giovedì, in coincidenza delle sue bevute di rhum nella Basilica di San Pietro.
Il succo del cattolicesimo ratzingeriano è: abbiate paura di tutto, ma per farlo, pagatemi. Non male, se fosse Totò Riina.

Gli -ismi sono pericolosi, subdoli e radicati nell'odio: sono falliti tutti, in Italia imperversano e fioriscono creando quel che vediamo. Per fortuna fra un po' nasce il Partito Democratico. Un'ottima notizia per gli aspiranti suicidi di cui sopra. Una pessima notizia invece per gli elettori dell'Unione che speravano in un qualcosa di sinistra e serio. Invece nisba. Il Pd vuole essere un analgesico per chi è deluso dal Governo. Finirà per essere come una dose massiccia di speed, farà incazzare tutti. Finirà come finirà, so solo che c'è da aver paura per quel che ne può seguire. Il populismo è un geranio e l'Italia in questo momento è un vaso pieno di cacca dentro al quale può crescere rigoglioso.
Ognuno di noi cerchi di starne alla larga, di fare in modo che tutto non derivi verso il caos, io ritorno nel mio bunker.
Ci rivediamo dopo la sesta esplosione nucleare,
un abbraccio.
l'autore

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