domenica 3 giugno 2007

I ciellini e la dinamite

“Io veramente non so che dire, davvero mi sento in imbarazzo, qui, vestito da drag-queen, al meeting di Comunione e Liberazione. Non mi ricordo come io ci sia capitato, ma so solo che è da due ore che sto toccando il culo ad un ciellino davanti a me.
E sembra gradire! Non capisco, sono smarrito, non che pensassi che Cl potesse guidarmi verso la mia strada, anzi, preferirei l’eroina, ma non capisco davvero più niente. Questi parlano e sembrano della Margherita: sembrano Rutelli, solo con indosso un gofino di cachemire e un paio d’occhiali da pretino. Le parole pronunciate dalle persone sul palco, sono identiche a quelle di un qualsiasi “teo-con di sinistra”, forse un po’ meno integraliste.

E perché la persona a cui sto toccando il culo –e ripeto, sembra che gli piaccia- ha stretto alla gamba un cilicio? Sadomasochismo? O forse la Diesel ha semplicemente messo in vendita nuovi interessanti gadgets? E perché tutti qui mi sembrano Berlusconi, stesso sorriso da cernia in calore, stesso cerone –anche se in quantità minori, inferiori ai tre etti per centimetro quadrato di pelle-, stesso falso moralismo che ti fa essere contro i DI.CO. ma poi ti rende libero d’andare a troiare puttanoni a Mediaset? (Non dico che tutte le showgirls di Mediasetsiano zoccole, ma a Cologno Monzese c’è il più grande mercato europeo di vaselina. E le giunture delle loro ginocchia cedono a trent’anni).

Insomma, barche, transatlantici, champagne, primizie di ogni stagione e poi subito a parlare della fame del mondo. Parlare qui del terzo mondo è come spiegare filosofia greca ad un branco di scimmie: non consigliabile. (C’è qualcosa di più fastidioso di uno scimpanzè che ti cita Platone? Forse sì: Massino Cacciari che parla di scimpanzè.) Parlare qui, dicevo, di problemi seri è un’attività non solo opinabile, ma anche da cui diffiderebbe qualsiasi medico sano, non uso a molestare piccoli ermellini (lo so, ce ne sono pochi). Insomma, io me ne vado. Ma prima metto una bomba sotto il palco. Non che li voglia uccidere, ma, lo già detto, sono così confuso che non resisto a queste piccole tentazioni.”

L’esplosione non è fortissima ma crea feriti e confusione. I soccorsi tardano molto ad arrivare per il panico di chi doveva chiamarli: -E’ scoppiata una bomba. E’ un problema? -No, ci pensa Dio.

LAST NEW. Berlusconi accetta con spirito “patriottico” di scalare la Telecom. “Ma non per comandare.” (Disse così anche per la Mondandori, ed ora ne vediamo i risultati). Berlusconi è sincero come un epidemia di sifilide. Dovesse invadere la Polonia, ditemelo che preparo il cappio. Per lui.

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