martedì 10 aprile 2007

Bagnasco il barbaro

Molte persone mi hanno chiesto: equiparare l’omosessualità all’incesto e alla pedofilia è abberante: perché Bagnasco, presidente della CEI, lo ha fatto?
La risposta è semplice: Bagnasco ha avuto un’infanzia molto difficile e tormentata; cresciuto in una famiglia che si rifaceva agli usi e costumi degli Unni ed abituato a considerare le donne solo come “portatrici di seno e ovaie”, ha ancora molte difficoltà ad accettare la terribile verità che il Medioevo è finito. Ha una grande nostalgia per quel glorioso periodo di splendore e ricchezze vaticane e vorrebbe tanto ritornarci, vederlo ben bene da vicino, poi tornare nel 2007 e copiarlo.
A proposito, Papa Benedetto XVI ha detto che "l'inferno esiste veramente". Ne è talmente convinto che, con i suoi amici, lo sta ricreando anche sulla Terra.
(Mi viene un dubbio: se anch'io andassi in giro vestito in maniera buffa a dire che l'inferno esiste, credereste anche a me?)
La questione di fondo è, secondo me, che la Chiesa vuole proibire le unioni di fatto perché teme la reazione di Dio, ignorando forse che il nostro Signore è stato più volte visto frequentare l’atellier di Dolce&Gabbana ed ascoltare sull’I-pod l’ultimo album di Madonna. Anche Gesù Cristo, a quanto pare, non è così contrario ai matrimoni omosessuali, perché così potrebbe risolvere il probelma tra Marco e Paolo, due suoi amici dai tempi degli Apostoli, da anni legati da grande amore, mai ufficializato per la timidezza del secondo.
Secondo alcune fonti, alla notizia della presentazione dei DI.CO., Giuda si è avvicinato solertemente al Messia bisbigliandogli qualcosa sull’orecchio. L’interessato non ne è sembrato molto felice. L’Iscariota è ora in prognosi riservata.
Poco importa, perché quello di Dio è un mito tenuto in vita dall’industria delle bestemmie. O dal racket delle ostie, gestito da suore vicine alla Sacra Corona Unita che lucrano su quei pezzetti di pane per comprarsi nuove tuniche in lattice da usare durante il party di quaresima (ingresso libero), che quest’anno avrà come ospite Michael Jackson accompagnato da un impaurito coro dell’Antoniano.

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