venerdì 13 aprile 2007

Luminescenze emmoroiche

Siror Blem era solito passeggiare. E lo faceva! Gli altri dicevano: “guarda, quello passeggia.” Ma lui continuava. Un giorno gli tolsero tutte e sei le gambe. Lui continò. Anche perché ne aveva due che teneva nascoste a casa e si arrangiò con quelle. Aveva un amore? No, questa è una storia allegra: niente amori. Aveva un hobby, però: girava i pollici. Il problema è che lo faceva agli altri, che non gradivano. Un passatempo insolito che però serviva a Siror per dimenticare il più tragico hobby di sua madre: ingoiare ombrelli. Aperti. Era un qualcosa di tragico perché Siror, in caso di pioggia, era costretto a vivisezionare sua madre alla ricerca di ombrelli. E lo faceva! Poi le girava i pollici. Siror si chiedeva spesso: “cosa potrei chiedermi spesso?” e concludeva turnicando pollici al suo vicino di casa, Balthasar Amant, unico esemplare di granchio con dei mestoli al posto delle chele. Balthasar si trovava bene con Siror, anche per il fatto che, non avendo pollici, pensava di essere tranquillo. Fino al giorno in cui scoprì di avere, sotto il piede destro, un pollice. Non fece in tempo a dire “ba” che era già girato. Siror era così: piacevole e discreto come un’epidemia di sifilide. Un giorno mentre passeggiava tra gli atomi dell’aria, sentì una vocina dal sottosuolo. Si chinò. Vide un verme che lo guardava, il volto felice.
-Chi sei?- chiese Siror.
- - non disse il verme.
-Ma perché sto parlando con un verme? Non possono parlare!- e se ne andò cavandosi dalle tasche un etto di prosciutto crudo di strudel.
-Coglione!- concluse il verme che non solo sapeva parlare ma offendeva pure, solo che era un bel po’ timido.
Sior visse anni felici. Poi se ne dimenticò e crebbe, maturò, andò alla ricerca del suo vero io che trovò in un cucchiaino riscaldato. Cose che succedono, dico io. D’altronde lo si sapeva che quel Siror era un coglione.

La morale della favola è: i vermi hanno sempre ragione. Per questo non parlano. Ne avete mai sentiti parlare qualcuno? Davvero? Dovete essere gli stessi che poi votano per Forza Italia.

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