giovedì 26 aprile 2007

Pannella contro tutti

Non passa mese senza un annuncio di sciopero della fame da parte di Marco Pannella. Ora, per chi conosce l'elemento la contraddizione è palese: NON PUOI FARE SCIOPERI DELLA FAME SE TI AMMAZZI DI SPINELLI. E' impossibile, Bob Marley docet. Ed infatti il malcontento nella sede della Rosa nel Pugno è palpabile. Il buon Marco annuncia uno sciopero della fame, e subito dopo si rolla uno spino. Tempo un quarto d'ora, gli sale la fame chimica. E diventa irascibile: vorrebbe ritirare tutto ma non può per non deludere i rosipugnisti. Così è costretto a mangiare sottobanco merendine a iosa. Bacchettato da Emma Bonino ritorna alla sua ira gastrica e risolve la cosa chiamando al suo capezzale Capezzone (e dove volevi chiamarlo con un nome così?) e staccandogli un dito a morsi, che poi si finisce in un angolino. Il giovane segretario vorrebbe replicare, offenderlo, picchiarlo ma non può perché, è evidente, Pannella, con la testa, non c'è.

Questa è quindi la causa delle liti tra i due. Motivi politico-ideologici? No. E' che di dita ne abbiamo dieci e quelle di Capezzone, comiciano a scarseggiare.
Per ovviare al problema di partito, il giovane radicale ha imparato dai suoi compagni socialisti a fare delle mani lo stesso uso che loro fanno del cervello.
E la pace è quindi tornata in casa Rosa del Pugno, in attesa del nuovo sciopero della fame.
E di una nuova preda per Pannella.

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