domenica 11 marzo 2007

Pozzanghera Sputo

Bartleboom entrò nella locanda Almayer: puzzava di sangue e urina e una viscida macchia incrostata di sperma era ancora lì, nella gamba destra dei suoi pantaloni. Si girò per vedere chi c'era nella SUA STANZA...era convinto che Billy Purracchiol, il suo amico scoiattolo trinasuto, fosse ancora lì, intento a rovistare l'immondizia e mangiare le succulente buccie di banana che Bartleboom, specie quando era sbronzo di rhum e Tachipirina, era solito mangiare. Andò a pisciare, ma non nel bagno: nell'angolo del salotto dove aveva accumulato, in pochi giorni di attività digestive, una buona massa di merda, urina e sangue. Aveva le emorroidi.
Merda, merda a perdita d'occhio, dal mare, dagli ombrelloni, dalle fette di noce di cocco che i vùcumpra andavano vendendo tra i bagnanti.
Pieno di figa quel giorno, Ann Deverià non c'era, forse era all'anagrafe a farsi cambiare nome, ma non importava a Bartleboom: era troppo eccitato per pensare a questa facezie, e così pensò di masturbarsi guardando le bambine costruire castelli di rabbia, per poi prendere sonno, allo scopo di prepararsi all'orgia in programma per la notte, lì, alla locanda Almayer.
E la puzza continuava a riempire l'aria: una puzza come di scoreggia trattenuta da un obeso per 12 lunghe ore e che, solo ora, aveva potuto essere rilasciata in tutta la sua pienezza.
"Non ha gratitudine la vita", pensò Bartleboom.... ma chi la detta sta stronzata, ripensò...ma....non certo uno che poi si mette a scrivere libri, NO?!? Comunque, ora era stanco, le emorroidi gli grigliavano l'ano e rovinavano ogni sua intenzione di fare e dire e pensare cose vuote. Si sentiva diverso, diciamo. Era dai tempi dello scolo che non si sentiva così.... ah bei tempi, quando poteva andare ad abusare di capre e caproni a sua scelta, fra le vie della sua città. Ora era cambiato, si sentiva diverso. Davvero. Non avrebbe più toccato eroina per tutta la sua vita, disse, scaldando un cucchiaino. Dopodichè, si infilò un bastoncino d'incenso su per il culo. Lo accese. E restò lì, a sentire quell'onda di oriente entrargli dalla porta d'emergenza.

(La prima versione di Oceano Mare, che ho ritrovato nella mia soffitta di casa...)

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