domenica 19 agosto 2007

Karl Rove mi ha offerto la cena. Sapeva da Mickey Mouse sott'olio

La situzione in Iraq è talmente grave che i civili diventano kamikaze per risparmiare tempo.

Intanto, i neo-con continuano a delirare di "armi di distruzioni di massa" fanromaticamente in mano al regime. Buone notizie per loro: è stato ritrovato a Baghdad un perizoma appartenente a don Gianni Baget Bozzo.

L'Iran nel frattempo diventa l'amante segreto di gran parte della popolazione, che vede in esso un popolo liberatore e resistente. E, no, non c'è nulla da ridere in questo.
(Adolph Hitler riabilitato da Fassino: "faceva dei barbecue niente male".)

Nel frattempo Bush scende in picchiata nei sondaggi, anche se mantiene il consenso di quelli che si fanno esplodere la testa nel water usando dinamite e poi danno la colpa al gatto ed alle sue devianze sessuali, che in America sono qualche milione.

"Una guerra in nome di Dio": così Bush presentò l'invasione illegale dell'Iraq al mondo. Sono felice: mi sono perso le crociate e le guerre mondiali. Ora me le becco tutte in una sola volta!

Esplosioni su esplosioni, continua la vita in Iraq. O era Montecitorio?

Un enorme grazie a Silvio Berlusconi per averci accompagnato con grazia presso il baratro. Un uomo geniale: credeva che conquistando l'Iraq si prendessero tre carrarmatini a giro. Quanto a Bossi, convincerlo a scendere in guerra fu un gioco da ragazzi: "Umberto, sono negri. E pure musulmani."
Bossi nel frattempo ha sconfitto l'ictus. L'operazione chirurgica non ha avuto il consenso dell'ONU.

Anno 2010. E' bello l'Iraq! Sembra la Luna, o Salsomaggiore ad ottobre. I resistenti hanno vinto, gli invasori se ne sono andati portandosi dietro quintali di sabbia che useranno per riempire migliaia di clessidre che useranno per sapere quanto tempo manca perché vadano affanculo. Ringo Bon Laups, il premier iraqueno ad interim, ha dichiarato lo Stato d'emergenze nazionale. Un fatto strano, se si pensa che è stato assassinato due mesi fa. Dopo la scioccante uscita di campo del 2007, lo stratega bushiano Karl Rove è ritornato in scena in Iraq. Ha aperto una boutique di diffamazioni.

Comunque ragazzi, questa guerra è stata uno spasso. Ora però scappo in Siria, non vorrei perdermi qualcosa!

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