martedì 11 settembre 2007

Il manganello nato dal web

Premessa: chi scrive si è iscritto al V-Day e ha firmato per la (giusta) legge popolare. Le critiche sono mosse agli smanettoni fanatici e al comico che si bea di essi.

E' bello attendere al varco qualcuno: qualche mese fa scrissi "Vaffanculo, dai!", un pezzo che preludeva a quanto in questi giorni sta accadendo (lo trovate nella lista dei post alla vostra sinistra). Beppe Grillo, ormai zuppo del consenso dei suoi cybernauti -molti dei quali sfiorano il fanatismo- ha dimostrato di non accettare più critiche. Nemmeno se costruttive. Michele Serra, su "Repubblica" di domenica criticava per certi versi il V-Day grilliano, sottolinendone comunque i (molti) punti di forza. Grillo, ormai plagiato dal verbo dei bloggers, ha sbraitato utilizzando argomenti degni del peggior Berlusconi: "intelletuali di sinistra", "molto pagati", "cuore a destra, portafoglio a sinistra" e via stronzeggiando. Serra ha risposto alle palate di fango con un'"amaca" delle sue ricordando che "anche il Dalai Lama accetta le critiche". Grillo, forte degli mousettari ossequianti, non più. E' un peccato vederlo bruciare, belin!
(A proposito: ieri era l'11 setembre, il V-Day di bin Laden.)
Bertinotti ha poi affermato che Grillo "riempie i vuoti della politica". No, Grillo, comportandosi come fa, ne crea di nuovi. Il baratro si allarga, altro che otto settembre!
Beppe, torna quello di prima! Chi scrive sul tuo blog è reduce da ore ed ore di masturbazione su youporn: è chiaro che ti segua ciecamente. Smettila, dai, o sei anche tu a vederti i pornazzi?

(Un'ultima cosa: ormai sono passati un po' di giorni. Sarebbe ora che qualcuno dicesse a Gigi Sabani che può smetterla d'imitare un uomo morto.)

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