lunedì 26 febbraio 2007

Favoletta della buonanotte (Fedro ebbro)

Il sole gli rimbalzava i raggi nella fronte, quando Henry scoprì di essere un marsupiale. Un marsupiale! Il tipo di animale che suo nonno Alfredu aveva con tanta fatica smesso d'essere! Non ci voleva credere. Davvero. Uscì dall'ambulatorio con la consapevolezza di dover rinchiudersi in casa a vita, emarginato da tutti. Nella strada del ritorno incontrò Ulh Royale, il suo grande amore segreto: mora, occhi azzurri, un seno che sembrava potesse poetare e due piedi enormi. Ella le confidò, poco dopo, un segreto, dopo una serie di "si ma promettimi che non lo dici a nessuno" ecc... Ulh le confidò di essere una papera. Nessuno potè scrutare il giubilo che innondò febbrilmente l'encefalo di Henry il marsupiale: subito capì che non sarebbe stato mai più solo. Avrebbe trovato l'amore in quella papera e avrebbero vissuto la vita assieme: lei covando uova, lui con i cuccioli nel marsupio. Il destino volle però proibire questa sagra delle coincidenze fortuite e così trasformò in un istante Ulh in una piantina di bambù, di cui Henry (da quando aveva saputo d'essere marsupiale) era molto ghiotto. La divorò pensando che mangiare la propria amata sarebbe stato alfine un bel atto amoroso. S'incamminò verso il paese quando, una vocina buffa buffa dentro la sua melona gli confidò che una donna che abitava nel bosco poteva trasformarlo in un essere umano, togliendolo così da quella marsupial condizione. Henry reagì d'istinto e, colmo di gioia, prese a correre verso il bosco dove questa streghetta l'avrebbe reso felice. La capanna dove ella abitava era interamente fatta di amianto armato con assi di plutonio e con un'insegna di McDonald's in entrata. Una volta varcata la soglia, notò che la strega magica era in realtà suo nonno Alfredu -misteriosamente scomparso anni addietro- che nel frattempo era diventato una grossa antilope.
-Maledetto quadrupede mammifero, nonno! Liberami da questa insana maledizione! Rendimi again a man!-, disse Henry shackerando alcuni idiomi.
Il nonno guardò il nipote perso per così tanti anni, si commosse e studio con precisione il suo buffo marsupio. Com'era cresciuto nel frattempo!
Poi gli saltò addosso e lo mangiò frettolosamente, credendo che mangiare un nipotino potesse essere una bella azione per un nonno e lui, dopo anni d'assenza, non poteva certo farsi pregare.
Buonanotte, bambini!


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