venerdì 23 febbraio 2007

MySpace di 'stocazzo

MySpace è quel tipo di fenomeno che nessuno riesce a comprendere, di cui nessuno riesce a spiegarne il successo: un sito, un portale che offre pochi servizi, di cui nessuno di nuovo, che grazie al passaparola è riuscito a diventare un qualcosa di importante. Un ragazzo di 14 anni, americano, in un intervista ha detto che "se non sei su MySpace, non esisti". Ah, povero sfigato. Presto, qualcuno gli passi un qualche filmino porno, così almeno si distrae! I segaioli -che dei frequentanti di MySpace rappresentano una grande fetta- dovrebbero tornare alle vecchie tradizioni da nerd: clausura interrativa davanti ad un pc, download continuo di film vietati ai minori e polso ben allenato. Questo era lo sfigato pippaiolo vecchio stile; ora no, il new segaiolo intelettualizza l'onanismo e comunica globalmente non con i suoi simili, ma con sensualissime californiane che sono convinte di parlare con un sosia di Brad Pitt (trucco numero uno del new segaiolo: non mostrare MAI la sua vera faccia). E queste povere ragazze che allegramente visitano i "spaces" di questi sconosciuti sparsi in tutto il globo terracqueo, gridano a destra e a manca il loro desiderio di fare "amicizie globali". Poi però salgono sull'autobus e hanno paura del marocchino seduto vicino a loro. Diciamoci la verità: facciamo già troppa fatica a non uccidere il nostro vicino di casa, non abbiamo alcun reale bisogno di conoscere un canadese con l'erre moscia e i capelli rossi. Non ci interessa un cazzo. Altro che myspace e 'ste stronzate: usciamo di casa e cerchiamo di trattare meglio chi ci è vicino. Dall'altra parte del mondo nessuno ce ne vorrà male.

P.S.: Tramite MySpace hanno raggiunto la fama gruppi come gli Artic Monkeys e Gnarls Barkley. Come posso perdonarlo?

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