domenica 6 maggio 2007

A.A.A. leader (serio) cercasi

C'è il rischio che la parola d'ordine della nuova sinistra sia "non demonizzare", dove per demonizzare s'intende il dire la verità sui politici. Soprattutto Berlusconi che, ricordiamo, ha una fedina penale al cui confronto il perizoma di Giuliano Ferrara è sterile. La voce poi che sarà nient'altro che Fausto Bertinotti il segretario del futruo partito fa gelare il sangue nelle vene. Nulla di meglio di un settantenne consumato dalle troppe ospitate da Porta a Porta?
Nulla di meglio di un presidentino della Camera logoro e talmente "distratto" dal tenerci dentro Previti, nonostante la condanna e l'interdizione dai pubblici uffici? In vista di questa nuova formazione tocca a me consigliare possibilie nuovi leader de sinistra. Vediamoli assieme:

CARDINAL BAGNASCO. Con la sua dottrina così gaiamente omofobica e medievale potrebbe portare il partito nell'olimpo della politica mondiale con lo storico rifiuto della guerra in Iraq "perché mandare soldati masculi da soli lontano dalle loro mogli potrebbe spingerli ad amarsi reciprocamente e, si sa, si parte dall'omossessualità e si finisce nell'incesto e nella pedofilia". O ancora peggio, si diventa cardinale.

VITTORIO SGARBI. Storica la trasmissione televisiva in cui diede della "capra" e della "fascista" ad Alessandra Mussolini. Resta il dubbio se per lui, fossero complimenti. SPONGEBOB. Con i suoi occhioni e il suo sorrisone non può che elargire serenità ed armonia, nonché uguaglianza, a tutti, senza differenza di religione o nazionalità. Peccato per la sua politica filo-CIA e per le sue idee anticquate sulla famiglia, che vorrebbe composta da sole persone fatte di spugna e di colori sgargianti. E per i suoi precedenti penali che lo vedono coinvolto in uno sfruttamento di dodicenni vietnamite alla prostituzione.

ENRICO MENTANA. E' di sinistra (così almeno dice). Lecca il culo al Padrone, cioè Mediaset cioè Berlusconi da quindici anni e lo sa fare meglio di D'Alema. E' giovane. E' talmente servile dall'essere odiato anche a destra. E' il candidato migliore, sicuramente l'unico in grado di coinciliare l'anima della sinistra a quella fascista. E' l'uomo della palude, nonostante le tonnellate di dopobarba che si rovescia addosso e che lo fanno assomigliare ad un grosso profumo per water. Potrebbe guidare l'Italia verso i DI.CO. modificando la legge e sancendo che due omossessuali si possono sposare, ma prima si devono suicidare guardando per sei ore di seguito il filmato porno di Paris Hilton. Senza vomitare.

FIDEL CASTRO. Sta morendo, forse no, forse è vivo e vegeto. In ogni caso è abbastanza vecchio e rincoglionito per accettare l'incarico e per portare in Italia il segreto del suo potere indiscusso: fare ubriacare tutti di Cuba Libre. Da mattina a sera. Ci caschereste anche voi.

SILVIO BERLUSCONI (TINTO PER L'OCCASIONE DI ROSSO). Qui siamo alla poesia. Destra e sinistra in mano allo stesso uomo. C'è qualcosa di meglio? A questo punto il dialogo sarà naturale e di pace. Berlusconi chiede, Berlusconi risponde. Già pronta anche la legge sul conflitto d'interessi firmata Berlusconi: " Art. 1: il conflitto d'interessi, per quanto mi riguarda non è male. Art. 2: ad ogni modo, fottetevi."

LA SALMA DI LENIN. Pare che i russi vogliano disfarsene, poco male, la diano a noi: la useremo come portavoce ufficiale e la sua preesenza porterà una ventata di novità e progresso stile anni venti che darà alla inistra italiana la forza giusta. Per scomparire.

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