mercoledì 9 maggio 2007

Il calvario di Pippi Calzelunghe

Stavo dipingendo Cuba nel riflesso dei miei pensieri, quando una voce grottesca mi infarcì la mente:

-Tutta l’arte è completamente inutile-, disse Qualcosa citando Oscar Wilde.
-Inutile tua sorella.-
-Wilde è morto. Non è un buon segno.-
-Anche Socrate è morto.-
-Ma lui si è suicidato con onore.-
-Anche Aristotele è morto. Ed era rosso di capelli.-
-Se lo meritava. Mai avere i capelli rossi. Se non si ha la pelle blu.-
-Insomma va tutto a rotoli. Rimango solo io.-
-Tutto va a rotoli e la gente ride.
-Per questo ride. Perché sta andando a rotoli. Dev’essere divertente farlo.-
-Ti piaccio stasera?-
-Sei molto nerd pervertito. Mi piaci.-
-Anche Gesù era un nerd pervertito. E l’hanno crocifisso. Brutta storia.-
-L’hanno crocifisso per via dei capelli rossi. Insieme ad Aristotele e Pippi Calzelunghe.-
-“Chi volete che salvi, Gesù, Barabba o Pippi?”-
-Barabba si salvò. Grazie all’avvocato Taormina e la ex-Cirielli.-
-Si vedrà in cassazione. Anche se sono passati millenovecentosettantaquattro anni. Mi sa che scatta la precrizione.
-Pippi Calzelunghe l'hanno invece scuoiata viva. I buddisti in realtà credono a lei.-
-Budda è morto di colesterolo. E il colesterolo è l'animale sacro del Nepal, ora.

All’improvviso mi risvegliai con in bocca l’amaro aroma della mia vita, contemplando la finestra sorniona e seria, forse perché ignorava il fatto di essere finestra. Però lei almeno non ha i capelli rossi, dissi graffiando i miei pensieri sul muro.

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