domenica 6 maggio 2007

Come ti riabilito chiunque (in cinque semplici lezioni)

LEZIONE 1
Mussolini. “Chi era il Duce? Un italiano patriottico, anticomunista. Perché non tollerava le voci contro? Perché facevano un uso criminoso dei mezzi di comunicazione, che, si sa, sono tutte in mano a leninisti occulti. Che cos’è questo antifascismo se non una forma subdola e truccata di nuovo brigatismo? Perché Mussolini non poteva mettere alla gogna i suoi nemici (e presunti tali)? Lo faceva nel nome dell’Italia che, ricordiamo, usciva dal pericolo del “biennio rosso”. Insomma, basta, il fascismo in realtà non c’è nemmeno stato: è solo una montatura, per insudiciare il glorioso nome della destra nazionalista. A noi!”

LEZIONE 2
Craxi. “Rubare è un peccato? Oppure un reato? Entrambe le cose, signore e signori, quindi nessun uomo di governo oserebbe mai farlo. Ne andrebbe della sua carriera! Craxi ha rubato? Certo che no, ha dimenticato di fare alcune fatture e di firmare un paio di documenti. E non parliamo di conti all’estero, quelle sono invenzioni dei magistrati. A tuttora, oltre che chili e chili di prove, non vi sono prove dei reati che vengono contestati a Bettino. E’ morto da esule, da eroe politico, sognando un’idea di socialismo serena chiara e lontana. Lo rimpiangeremo, il posto d’onore nel più grande Pantheon del mondo non basterà a ricordarlo. E non basterà un camion di sterco per ricordarlo giustamente."

LEZIONE3
Andreotti. “Ha governato il paese per decenni, e ora lo vogliamo criminalizzare: chi non è sceso a patti con la mafia? E farlo è poi così grave? Andiamo, i mafiosi non sono neri, quindi mica son pericolosi. Hanno solo ideato un nuovo sistema di governo che si basa sulla droga e la polvere da sparo. Ma almeno sono italiani, mica rubano lavoro a noi! La mafia poi ora non uccide nemmeno più, ciò vuol dire che non esiste, e quindi come potrebbe Andreotti aver avuto rapporti con qualcosa che non esiste? Io ho avuto rapporti col Joker, il nemico di Batman: è un reato? No, perché non esiste. (Anche se Plattinette gli si avvicina molto.) Insomma, lasciamo le cose come stanno, sennò questo carico di coca grazie a chi lo smercio, grazie ai magistrati? Non credo proprio. La mafia serve, a chi se ne serve.”

LEZIONE 4
Moggi. “Ah ah ah, questa faccenda è assolutamente grottesca: Lucianone Moggi regolava, tramite accordi con arbitri e autorità varie, le partite della Juventus e non solo, riuscendo, causalmente, a vincere gli scudetti. E lo volete buttare in galera? Dico, siamo pazzi? Quell’uomo è un genio, andrebbe fatto Ministro della Giustizia (come se Mastella fosse tanto meglio, NdA). Invece lo puniamo, retrocediamo la gloriosa Juve in B e così non cogliamo l’importanza filosofica dell’operato del manager. Per vincere devi giocare sporco. Berlusconi docet. E così vogliamo punire quest’uomo? Ma dico, ora ha una rubrica settimanale su Libero, mi pare già abbastanza come pena da scontare: dover sorbirsi le putride boiate diffamatorio-eversive della premiata ditta Feltri-Farina (alias Bettulla, per gli amici del Sismi) è già troppo per chiunque, preferirei un'iniezione letale."

LEZIONE 5
Gelli. “Per riabilitare qualcuno bisogna prima che questo qualcuno abia fatto qualcosa di male, giusto? Beh, il Venerabile Licio Gelli è un eroe nazionale: Mazzini, Cavour e Gelli. Lui e il suo piano, vecchio ormai di molti anni, si rivelano giorno dopo giorno, spazzatura dopo spazzatura, sempre più moderni ed attuali. Insomma un genio, uno dei più grandi dai tempi di Adolph. Creare un regime illiberale in Italia: non è romantico? Non state piangendo? E’ un genio, aveva già previsto tutto, e lo stanno copiando in tutto e per tutto, sia a destra che a sinistra (che, come voleva il buon Licio, sono sempre più simili e dediti all’illegalità). Insomma, tutti i più grandi geni di questi cinquant’anni di storia italiana sono stati indagati dai magistrati sovietici che farciscono i tribunali. Nessuno ne parla. E’ uno scandalo, la montatura comunista continua silenziosa a mietere vittime innocenti, e noi ci lamentiamo se uno vuole distruggere la nostra democrazia? Ridicolo, davvero ridicolo."

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